sabato 31 luglio 2010

Baci alla Terra


Un nostro amico di ritorno da un ventennio di eremitaggio su monti lontanissimi, ad altezze inarrivabili, ci domanda se siamo riusciti a bonificare la Terra dalle azioni sconsiderate dell’essere umano.
Con gli strumenti a nostra disposizione, che gli potremmo rispondere?
Ci sono ancora persone che sostengono, per interesse o per ignoranza, che la situazione non è grave come potrebbe apparire dando retta ai più allarmisti.
Ma con uno spirito mediamente critico in pochi minuti di navigazione in internet, in un’oretta di lettura di un quotidiano, per la durata di un documentario naturalistico alla televisione, potremmo fornirgli aggiornamenti e dati così inquietanti da indurlo probabilmente ad accarezzare l’idea di ritornare sui suoi silenziosi monti in men che non si dica.
L’immagine che mi affiora alla mente è quella di un gigante che si dibatte, magari goffamente, in mare aperto per non affogare.
Noi sovente ci limitiamo, convinti di essere sufficientemente distanti, ad osservarlo annaspare e bere sempre più acqua salata.
Partiamo dal presupposto che è assolutamente giusto e doveroso diffondere stime sullo scempio che il genere umano sta perpetrando, permettere alle varie associazioni di suonare i campanelli d’allarme che potrebbero salvarci se ascoltati, trasmettere immagini e raccontare di violenze e pratiche vergognose a scapito dell’Ambiente. Dobbiamo essere consci però che vi è anche il rischio che talvolta, di fronte a notizie dal carattere eccessivamente inquietante, minaccioso o truculento, si ingeneri l’effetto di “spegnere” la nostra riflessione su come opporci e fare la nostra parte in questa battaglia anche culturale.
Sì, perché ci sono individui convinti che tutto ciò non importi loro poi fino in fondo.
Parleremo di loro in un’altra occasione.
Ma c’è anche una grande maggioranza di persone che ha a cuore le sorti della Terra e che amerebbe poter fare di più per migliorarla, nelle moltissime questioni che ne attanagliano la salute e la giustizia: inquinamento, fame, malattie, guerre, razzismo, violenza, soprusi, disagi psichici.
Nonostante il fuoco congiunto di una moltitudine di comunicazioni, talvolta ci arrendiamo di fronte all’energia assorbita dai ritmi quotidiani, quasi supinamente.
Ci si limita, e non è comunque poco, a vivere il meno peggio possibile. Un sospiro ad occhi bassi di fronte a notizie semplicemente pazzesche… e poi la frenesia del nostro stile di vita ci riporta a dover puntare la sveglia alle 6:30 di mattina, lottare per tenerci il lavoro, sopportare paturnie e malumori di una parte di coloro che ci circondano, scontrarci con mille e più impegni, prima che arrivi il momento, alla fine, di coricarci nel letto quasi esanimi, magari all’una di notte.
Ma una voce interna, che la si voglia ascoltare o no, ci dice che così non basta.
La verità è che abbiamo le chiavi del mondo molto più di quello che pensiamo. Non solo con il voto alle elezioni, ma attraverso tutte le scelte di acquisto, grazie alle volte in cui facciamo sentire la nostra voce di fronte a ingiustizie insopportabili, mediante qualunque singolo e apparentemente insignificante nostro comportamento: da come ci vestiamo a che profumo usiamo, da come ci spazzoliamo i denti al fatto che la domenica la si passi a dormire o si esca per una passeggiata.

Siamo forse piccoli di fronte ai giganti che tirano le fila dell’economia e determinano i circuiti del denaro… ma, dentro, grandi se vogliamo.
E, insieme, grandissimi se ce ne accorgiamo.
Da oggi Cerco di Volare lancia quindi un elenco di piccoli gesti ecocompatibili. Ma grandi nella sostanza. Azioni che non sempre comportano il bisogno di mettere mano al portafoglio, al contrario, spesso rappresentano un investimento proficuo. Principalmente un cambio di abitudini, che richiedono un esiguo aggravio in termini di tempo, ma che deve necessariamente essere “sentito". Ascoltato. E sostare in pancia e cervello almeno un attimo, perché si possa sperare chi i potentissimi enzimi del disinteresse, della noia e dell’egoismo non cancellino nel tempo di una notte la nostra volontà di applicarlo o ne disciolgano persino il ricordo.
Inaspettatamente si potrebbe ottenere più di quel che avremmo mai immaginato. Vivere queste iniziative orgogliosamente, aggiunge nuovi significati alla vita, apporta una elettrizzante percezione di contiguità con la Natura , persino rimanendo nelle metropoli. Alimenta una fonte di consapevolezza e felicità profonda, fuori dai riflettori e dall’apparire a qualunque prezzo, molto più personale, ricca e interiore.
Spesso sono azioni che conosciamo bene o che non ci sono del tutto sconosciute.
Ma che non farà male riportare alla nostra attenzione per un istante.
Le presenteremo in Facebook con messaggi agili, propositivi e immediati, che si dibatteranno per non affondare nelle migliaia di altre comunicazioni contemporanee al ciclo di vita di quelli che lanceremo.
Gli approfondimenti invece si potranno trovare in www.cercodivolare.com, nella rubrica Ambiente.
Il nome di questa sezione sarà “Baci alla Terra”. Se sei incuriosito visita il primo Bacio, clicca qui.


Buona lettura!

domenica 25 luglio 2010

Nasce il Blog di Cerco di Volare

Nasce oggi il Blog di Cerco di Volare: un diario di volo in cui vorremmo accorciare le distanze con coloro che provano simpatia per Cerco di Volare.
Affiancherà i siti istituzionali e le nostre pagine e profili in Facebook, Twitter, OKNOtizie, UP News, Digitta etc. con un taglio più colloquiale e interattivo, raccontandoti il dietro le quinte di un sogno che è diventato reale.

Mi presento, sono Lorenzo Zesi, puoi leggere una breve presentazione su chi sono, qui alla tua sinistra. Ti parlerò personalmente, aprendo il diario, ogni volta che vorrai, alla lettura, ai tuoi commenti, alle tue domande.

Sia chiaro subito però che la forza di Cerco di Volare sono le persone che collaborano al progetto. Sono moltissime e puoi andare a conoscerne una parte cliccando qui.
Qui sotto vedi per esempio Rada Dragoman, in una delle due foto insieme a Iacopo Nuti, il professore di sanscrito di Lezioni di Yoga. Un anno fa eravamo andati a Pisa per incontrarlo e farci spiegare come integrare l'antica lingua sanscrita nel DVD di Yoga che stavamo realizzando.


Nei momenti in cui pensavo di non potercela più fare, Rada mi ricordava che "se puoi sognarlo puoi farlo". Una frase di Walt Disney che è stata ed è una stella cometa nel percorso da un'idea raccontata in famiglia ridendo, alla comunicazione "amici, siamo online!"
Cercherò di coinvolgere questi protagonisti a scrivere sul blog, sono individui che sono stati tutti invitati a partecipare per ciò che ho percepito come un mix unico di caratteristiche personali e professionali.


... E sono passati 10 mesi dalla presentazione al pubblico di Cerco di Volare, ma se dedico qualche minuto a scorrere le news si cercodivolare.com o su lezionidiyoga.it mi sembra incredibile pensare che siamo riusciti a organizzare così tante cose e che la risposta delle persone che sono entrate in contatto con l'Impresa sia stata così calorosa.

Come spesso amo riassumere "abbiamo moltissime idee, ma occorre denaro per realizzarle e quest'ultimo, se lavoreremo bene e avremo fortuna, arriverà poco alla volta".

Quindi nei prossimi post ti anticiperò a cosa stiamo lavorando ora. I cantieri sono diversi, ma il più vicino in termini temporali è un progetto legato al mondo dell'equo-solidale, che ci ha impegnato e divertito molto... e che, incrociando le dita, fiorirà tra meno di un mese!
Per ora ti anticipiamo solamente che sono stati acquistati parecchi metri quadrati di tessuto con certificazione Fairtrade.
... ma ti diremo presto di più...

Buona domenica!